Gli attori pubblici europei La scala di intervento per l’adattamento dei litorali ai CC deve tener conto non soltanto delle condizioni generali (aspetti meteo-climatici, bilancio sedimentologico, ecc.) ma anche delle esigenze e delle specificità locali (vincoli ambientali, aspetti sociali ed economici, ecc.). Risulta sempre più evidente che il livello amministrativo regionale o dipartimentale si pone come quello più appropriato per una gestione concertata e sostenibile delle zone costiere. Le esperienze in progetti europei quali BEACHMED e BEACHMED-e, hanno potuto dimostrare in maniera concreta che le Regioni, con la collaborazione di strutture governative decentralizzate, sono capaci di trattare e gestire i numerosi aspetti implicati nei programmi di adattamento territoriale ai CC. Attualmente, gli attori pubblici più accreditati per portare avanti un programma specifico di adattamento nel Mediterraneo sono le Regioni. Non bisogna poi sottovalutare l'importanza strategica di una leadership del progetto attribuita ad amministrazioni pubbliche competenti in questo settore. Infatti, non è possibile delegare ad altri soggetti, come ad esempio le Università o gli Istituti di Ricerca, l'ideazione e l’attuazione di progetti destinati ad essere utilizzati dalle amministrazioni stesse, in quanto si rischia innanzitutto che non vengano poste le domande di base giuste e di avere poi dei risultati irreprensibili da un punto di vista scientifico ma inutilizzabili da un punto di vista pratico. La Regione Lazio ha già dato prova della sua capacità di coordinare un partenariato allargato con le Regioni marittime del Mediterraneo, partenariato che è già ben rodato  e che è stato testato nel corso di diversi progetti internazionali (BEACHMED, BEACHMED-e, COASTANCE) aventi senza dubbio una importanza di primo ordine in questo settore.

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