Lo scopo del sottoprogetto è lo scambio di esperienze e conoscenze tecniche in materia di gestione del sistema spiaggia-duna, per consentire, tramite un’attività di monitoraggio, di descrivere le caratteristiche fisiche e biologiche dell’ambiente costiero, di valutare l’efficacia degli interventi di ricostruzione morfologica delle dune ed eventualmente di identificare tecnologie innovative che utilizzano i resti di Posidonia oceanica (o altre fanerogame marine o alghe) sulle spiagge.
La prima fase del sottoprogetto consisterà nella ricerca bibliografica e nell’archiviazione di informazioni tratte da pubblicazioni scientifiche e rapporti tecnici di settore al fine di individuare le problematiche ancora esistenti e definire le linee metodologiche per la gestione delle biomasse sulle spiagge, per la salvaguardia ed il recupero dei sistemi dunari.
L’obiettivo della seconda fase è quello di definire metodologie per il ripristino ed il consolidamento delle dune costiere che prevedano l’utilizzo di tecniche innovative di ingegneria naturalistica tramite l’impianto di specie vegetali autoctone, al fine stabilizzare i depositi eolici e l’utilizzo di resti di Posidonia oceanica sulle spiagge come fertilizzante per favorire la sopravvivenza della vegetazione costiera: questo consentirà di dare maggiore spazio agli aspetti ambientali e socioeconomici nell’ambito degli interventi sui litorali. (Un simile approccio presenta il duplice vantaggio di ridurre la massa del residuo vegetale sulla spiaggia e di fertilizzare il sedimento. Inoltre, potrebbero verificarsi meccanismi di feedback positivo tra la componente biologica e sedimentologica, come l’aumento della flessibilità, della resilienza e della stabilità dinamica del sistema spiaggia-duna).
La terza fase consentirà di applicare ai siti pilota prescelti alcune metodologie sviluppate e, tramite le attività di monitoraggio che seguiranno tali interventi, di verificare l’efficacia delle tecniche applicate.